Direttore: Alessandro Plateroti

Le azioni sono titoli di credito che rappresentano una quota del capitale di una Società. Tali titoli, a seconda della tipologia, conferiscono o meno diritti amministrativi, misti e patrimoniali agli azionisti che le possiedono.

Vediamo dunque di comprendere attraverso questa guida, cosa sono nel dettaglio le azioni o titoli azionari, come possono essere definite e la posizione di rilievo che assumo all’interno di una Società.

Azioni: definizione

Col termine azione, in diritto, si definisce un titolo che rappresenta una quota della proprietà di una Società: se dunque un azionista possiede anche solo un’azione, può essere considerato socio di una società per azioni. Possedere quindi anche una sola azione è la condizione necessaria e sufficiente per essere soci di una società per azioni o di una società in accomandita per azioni. Il relativo possessore viene definito azionista.

Esistono varie tipologie di azioni: quelle ordinarie forniscono agli azionisti diritti amministrativi e patrimoniali, quali la partecipazione alle assemblee ordinarie e straordinarie, il diritto alla ripartizione degli utili e ad una quota di liquidazione qualora la Società cessi di esistere e venga quindi sciolta. Esistono poi azioni privilegiate, di godimento, di risparmio e a voto limitato: tutte possiedono attributi diversi ed elargiscono differenti diritti rispetto alle ordinarie. Il valore complessivo delle azioni di una Società viene definito “capitalizzazione”.

Differenze tra azioni e obbligazioni

Le azioni rappresentano una quota del capitale di una data società, pertanto quando si acquista un’azione si diventa soci della società emittente, con tutti i privilegi e i rischi derivanti. Le obbligazioni, invece, rappresentano una quota del capitale prestato ad una società, quindi sottoscrivendo obbligazioni non si acquisisce lo status di socio ma quello di creditore verso la società emittente.

Le tipologie di azioni

Le tipologie di azioni esistenti sono rispettivamente:

  • Azioni ordinarie
  • Azioni privilegiate
  • Azioni di risparmio
  • Azioni di godimento
  • Azioni a voto limitato.

Di seguito vedremo di chiarire le caratteristiche che le contraddistinguono, illustrando quando e in che modo vengono impiegate dalle società e dagli azionisti.

Titolo azionario
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Azioni ordinarie

Le azioni ordinarie, quelle impiegate dalle Società con maggiore frequenza offrono agli azionisti diritti patrimoniali quali il diritto al dividendo, al rimborso del capitale causa lo scioglimento della società e ancora il diritto di opzione qualora sia necessario un aumento di capitale. Assegnano inoltre diritti amministrativi quale il diritto di voto in assemblea ordinaria e straordinaria.

Azioni privilegiate

Le azioni privilegiate sono invece titoli nominativi che consentono ad ogni azionista di avere la prelazione durante la divisione degli utili e nel rimborso del capitale qualora sussista lo scioglimento della Società. Offrono diritti differenti rispetto alle azioni ordinarie: chi possiede tali azioni ha infatti diritto di voto solo durante le assemblee straordinarie.

Azioni di godimento

Le azioni di godimento sono titoli azionari erogati ai soci nel caso di rimborso del capitale, in sostituzione delle azioni ordinarie. Esse non offrono diritto al voto nelle assemblee ma concorrono alla ripartizione degli utili e danno diritto alla ripartizione del capitale sociale in caso di scioglimento della Società, solo dopo l’emissione dei rimborsi che spettano ai titolari di azioni ordinarie.

Azioni di risparmio

Gli azionisti detentori di azioni di risparmio, istituite dalla Consob in Italia con la legge 7 giugno 1974 n. 216, non possiedono diritto di voto durante le assemblee ma possono usufruire di una ripartizione del dividendo privilegiata: la Società è infatti tenuta a liquidare un dividendo pari almeno al 5% del valore nominale dell’azione stessa. Le azioni di risparmio sono solitamente indirizzate ai piccoli risparmiatori che in funzione del rendimento e sono al contrario meno interessati al diritto di voto.

Azioni a voto limitato

Le azioni a voto limitato, utilizzate con minor frequenza sono invece suddivise a loro volta in ulteriori tipologie tutte accomunate da limitazioni legate al diritto di voto:

  • Azioni senza diritto di voto;
  • Azioni con diritto di voto qualora si verifichino condizioni non meramente potestative;
  • Azioni con diritto di voto limitato legato unicamente ad alcuni argomenti.

Quando è utile acquistare o vendere azioni?

Quando si parla di investimenti non esistono regole ferree sebbene sia sempre consigliabile acquistare quando il mercato tende al ribasso per poi rivendere nel momento stesso in cui gli indici tendono ad alzarsi. E’ sempre utile inoltre stabilire delle “soglie di perdita” in modo da non rischiare di perdere inutilmente il proprio capitale. Indispensabile infine comprendere e conoscere a fondo l’andamento della Borsa e le dinamiche che la caratterizzano.

Investire in azioni è un rischio?

Qualunque forma di investimento, azioni comprese, implica molteplici fattori di rischio che nel mercato azionario rappresentano una componente imprescindibile senza la quale non sarebbe possibile auspicare un rendimento soddisfacente. E’ comunque fondamentale investire in azioni prospettando un orizzonte di investimento medio-lungo, immaginando cioè di non disinvestire il capitale nel tempo, in virtù di un successivo rendimento maggiore.

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ultimo aggiornamento: 15-05-2019


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