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Aumento dell’export dell’Ue verso gli Stati Uniti e fiducia in Germania in crescita

L’andamento commerciale della zona euro ha registrato un cambiamento significativo all’inizio del 2025. Nonostante un calo dell’avanzo commerciale, si è assistito a un incremento delle esportazioni dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti. Gli indicatori economici mostrano un aumento della fiducia nella crescita economica, in particolare in Germania, dove il sentiment degli imprenditori sembra promettente.

Il quadro economico della zona euro nel marzo 2025

Martedì 11 marzo 2025, i dati economici diffusi hanno messo in luce un quadro misto per la zona euro. Se da un lato l’ottimismo in Germania è cresciuto, dall’altro il surplus commerciale dell’area ha mostrato un andamento inferiore alle aspettative. Le informazioni fornite da Eurostat evidenziano che, nel mese di gennaio, le aziende europee e statunitensi hanno accelerato le spedizioni, in previsione di un possibile aumento dei dazi commerciali da parte dell’amministrazione Trump, come dimostrato dall’incremento degli scambi transatlantici.

Il Zew Economic Sentiment Indicator, un indicatore mensile che riflette le opinioni di 350 esperti sull’economia tedesca, ha raggiunto 51,6 punti a marzo, un netto miglioramento rispetto ai 26 punti di gennaio e significativamente oltre le previsioni di mercato, fissate a 48,1 punti. Questo rappresenta il livello più elevato di ottimismo economico dal gennaio 2023. Achim Wambach, presidente dello Zew, ha sottolineato che il miglioramento del morale economico è probabilmente legato a segnali positivi riguardanti la politica fiscale tedesca, inclusa l’approvazione di un pacchetto finanziario multimiliardario per il bilancio federale.

Le prospettive per i settori dei metalli, dell’acciaio e dell’ingegneria meccanica sono migliorate, mentre la sesta riduzione consecutiva dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea ha creato condizioni di finanziamento più favorevoli per famiglie e imprese. La Germania, all’inizio di marzo, ha annunciato un’importante espansione fiscale, mirata a potenziare le capacità di difesa e a rilanciare l’economia, segnando un cambiamento rispetto al tradizionale approccio conservatore del Paese.

Il surplus commerciale dell’eurozona in calo

Secondo i dati forniti da Eurostat, l’avanzo commerciale della zona euro è sceso drasticamente a 1 miliardo di euro nel gennaio 2025, in netto calo rispetto ai 10,6 miliardi di euro registrati nello stesso mese dell’anno precedente. Questo dato rappresenta una diminuzione significativa anche rispetto al surplus di 15,4 miliardi di euro di dicembre. La contrazione è attribuibile all’indebolimento delle esportazioni di macchinari, veicoli e altri beni manifatturieri.

In particolare, il surplus dei macchinari e dei veicoli è sceso da 16,5 miliardi di euro a 7,4 miliardi, mentre gli altri beni manufatti hanno visto un passaggio da un surplus di 1,2 miliardi a un deficit di 4,6 miliardi. Un’analoga tendenza è stata osservata nell’intera Unione Europea, dove il surplus commerciale è passato da 15,9 miliardi di euro a un deficit di 5,4 miliardi nel gennaio 2025.

Incremento delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti

Nonostante il calo complessivo del surplus commerciale, un aspetto positivo è rappresentato dal forte aumento delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti. Nel mese di gennaio, l’Unione Europea ha esportato beni per un valore di 46,7 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Anche le importazioni dagli Stati Uniti sono aumentate, raggiungendo i 30,5 miliardi di euro, con un incremento del 7,5%.

Questa crescita nei commerci potrebbe essere interpretata come una strategia delle aziende per anticipare le spedizioni in vista delle nuove tariffe doganali che entreranno in vigore il 2 aprile 2025. L’amministrazione Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 200% su vini e altre bevande alcoliche europee, a meno che l’Unione Europea non rimuova la propria tariffa del 50% sul whisky americano.

Deficit commerciale dell’ue con la Cina in aumento

Mentre il commercio con gli Stati Uniti ha mostrato segni di rafforzamento, le relazioni commerciali dell’Unione Europea con la Cina continuano a deteriorarsi. Le importazioni dal Made in China sono aumentate del 19,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 44,8 miliardi di euro, mentre le esportazioni verso la Cina sono diminuite del 13,3%, attestandosi a 14 miliardi di euro.

Questo crescente squilibrio commerciale con la Cina solleva preoccupazioni riguardo alla dipendenza dell’Unione Europea dai prodotti cinesi e alla competitività delle esportazioni europee nella regione asiatica. La situazione attuale potrebbe richiedere un’attenzione particolare da parte dei decisori politici per affrontare le sfide economiche emergenti.

Serena Libra

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