Novità in arrivo, dal punto di vista dei bonus, anche per quel che riguarda gli immobili e la loro relativa ristrutturazione. Se decidi di utilizzare il superbonus, c’è qualcosa che devi sapere.
C’è un obbligo che riguarda le rendite catastali che devono essere rinnovate: non tutti lo sanno e in pochi lo hanno fatto. Ecco a cosa va incontro chi non ha effettuato questo tipo di aggiornamento e quali sono le possibili spese nelle quali incorrerà.
Si tratta di una variazione che non è diventata immediatamente nota e che, dall’altro lato, rappresenta un vero e proprio cambiamento radicale. Ma in cosa consiste? Cerchiamo di capirlo insieme.
Casa ristrutturata: cambia il valore catastale
La Legge di Bilancio diventa sempre più ricca e variegata e ciò che la caratterizza più di tutto sta nel fatto che va a toccare ogni singolo settore dell’economia nazionale, non solo stipendi e pensioni, ma anche quelle che sono case ed abitazioni. Con l’inizio di questo anno (e a breve, l’attuazione completa della Legge stessa) sono in arrivo le lettere di compliance per chi non ha provveduto all’aggiornamento catastale dopo aver ristrutturato con il superbonus.
Ovviamente, aggiornare una rendita catastale è un obbligo, specie quando si attua una variazione della propria casa, fatta o meno con un bonus. Questo comporta ad un aumento della rendita catastale stessa ma laddove il valore dell’immobile è stato aumentato, i rincari sono stati più bassi del previsto.
Per il Ministro dell’Economia, Giorgetti, non si tratta di un vero e proprio aumento, ma solo di andare “a cercare le case fantasma e soprattutto, precisare una norma della scorsa legge di bilancio” – come ha dichiarato in un’intervista. C’è da dire, infatti, che chi ha ristrutturato la propria casa con il superbonus 110 deve aggiornare, per obbligo di legge, i dati catastali della propria casa.
Alla fine della ristrutturazione è necessario depositare al Comune dove la casa insiste una prova che sia stata presentata la variazione catastale oppure una dichiarazione che i lavori non hanno portato a una modifica del classamento dell’immobile. Questa operazione va effettuata entro 30 giorni dalla fine dei lavori.
Quanto si andrebbe a pagare
C’è da dire, purtroppo, che non sempre questo adeguamento catastale viene fatto e, per questo, va specificato perché è importante aggiornate tali dati.
Lo si fa quando, ad esempio, aumentano i vani della casa dopo la ristrutturazione, facendone aumentare così la volumetria e, nel caso dell’utilizzo del superbonus 110, quando si incrementa il valore dell’immobile di almeno il 15%.
Come si calcola l’eventuale aumento da pagare della rendita catastale? Attraverso il rapporto tra spesa e valore catastale originario. La spesa sostenuta deve essere distinta tra opere nuove e le opere di ammodernamento. Se il costo dei lavori supera il 15% del valore originario della casa, si deve procedere alla rivalutazione, altrimenti no.
Un’operazione molto complessa che porta il cittadino a rivolgersi a personale competente. È importante farlo, nel caso non si voglia incappare in spese inutili.