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L’assegno unico apre ad una possibile revisione dell’Isee

La misura entrata in vigore nel 2022 con il nome di Assegno unico potrebbe portare a delle novità anche in merito alla struttura dell’Isee.

Uno dei bonus entrati in vigore nell’anno 2022 è definito quale assegno unico universale e prevede un sostegno alle famiglie, raggruppando anche al suo interno alcune delle misure e degli aiuti alle famiglie varati dal Governo in precedenza. Tale sostegno fa riferimento ad uno strumento che, soprattutto dopo la pandemia, sempre più italiani hanno imparato a conoscere, l’Isee. Cui struttura però inizia ad essere messa in discussione,

Assegno unico e Isee: le possibili novità

Nel corso dell’anno 2022 si comincia a parlare dei limiti e dei difetti di un documento che ha visto un’impennata di utilizzo da parte del popolo italiano: l’attestazione Isee. Quest’ultimo è l’Indicatore Situazione Economica Equivalente, e rappresenta quindi l’indicatore necessario per valutare la situazione economica di un determinato nucleo famigliare. Grazie alla presentazione di tale documentazione le famiglie possono successivamente richiedere alcune condizioni agevolate e sostegni messi a disposizioni dal governo italiano.

tasse

L’Isee però comincia a mostrare, secondo alcuni componenti del governo italiano, alcune problematiche. E anche dei limiti che renderebbe necessario un provvedimento di revisione in merito alla struttura stessa del documento. Il Segretario del Pd Enrico Letta ha mosso alcune perplessità a riguardo, dichiarando come l’attestazione Isee non sia ormai più attuale. Per questo nasce il bisogno di rivedere in alcuni suoi aspetti l’Isee, per poi poterlo davvero considerare un indicatore affidabile. Così che possa affiancare al meglio quale efficiente strumento le misure varate dal governo, tra cui anche l’assegno unico.

Messi in discussione in particolare certi parametri utilizzati per il calcolo dell’attestazione Isee che potrebbero portare a mostrare una situazione a volte distante dalla realtà effettiva. Mostrando, per esempio, una circostanza di benessere economico che magari non sussiste davvero all’interno del nucleo famigliare a cui l’Isee fa riferimento, e il contrario. Un esempio concreto si può trovare nel caso in cui viene ereditata un’abitazione. Questa aggiunta al proprio patrimonio difatti fa incrementare l’indice Isee, senza però tenere conto delle condizioni della struttura. E neppure dell’uso che il soggetto fa di quella determinata dimora. Tra le ipotesi di revisione infatti è presente anche l’intenzione di considerare quale fattore rilevante ai fini del calcolo dell’Isee non solo il reddito e i beni mobiliari e immobiliari, ma anche l’effettiva possibilità di utilizzo di questi beni.

Silvia Curletto

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