Direttore: Alessandro Plateroti

L’analisi tecnica è uno studio capillare dei movimenti dei prezzi nel mercato finanziario attuato mediante sistemi grafici e finalizzato a prevedere la futura evoluzione e le variazioni in modo da comprendere preventivamente l’andamento di un titolo finanziario.

Vediamo di scoprire nello specifico di che si tratta, come si attua e a cosa serve, attraverso questo articolo.

Come nasce l’analisi tecnica

L’analisi tecnica nasce intorno al ‘900 dagli studi di Charles Dow, ideatore dell’indice Dow Jones, come strumento in grado di analizza l’andamento dei mercati finanziari dato da azioni, indici borsistici e valute attraverso lo studio dei grafici relativi alle serie storiche delle quotazioni e con particolari metodologie matematico-statistiche applicate ai dati storici presi in esame.

Per formulare le sue teorie relative all’analisi tecnica, Dow fu ispirato dal “moto delle maree”: se ondate crescenti sono sinonimo di alta marea (trend crescente), l’affievolirsi delle onde indica al contrario bassa marea. Allo stesso modo funziona il mercato finanziario quando si parla di “andamento dei prezzi”: come la storia tende a ripetersi, allo stesso modo è possibile prevedere le dinamiche dei mercati approfondendone e studiandone il passato.

L’analisi tecnica si differenzia da quella fondamentale poiché vede il mercato come un insieme di meccanismi e dinamiche tutt’altro che razionali, ritenendo che anche i fattori emotivi e irrazionali quali ad esempio l’avidità, la speranza e la paura, siano sempre ben presenti sia nella domanda che nell’offerta in virtù del fatto che a scatenarne l’andamento è proprio l’uomo che, per la natura propria del carattere, tende sovente a riproporne ciclicamente il comportamento.

A cosa serve l’analisi tecnica

Abbiamo già menzionato che per analisi tecnica, si intende l’accurato studio del movimento dei prezzi mediante grafici impiegati in modo sistematico e in grado di fornire una previsione relativa all’andamento dei prezzi. Si differenzia dall’analisi fondamentale per l’approccio se vogliamo anche emotivo e irrazionale e si basa sui dati legati a tre specifici indicatori:

  • I prezzi: la mutabilità del valore di un titolo o di un’azione, o ancora di un prodotto
  • I volumi: la portata del trend di riferimento
  • L’open interest: numero di contratti sia long che short aperti in uno specifico momento temporale.

Principi fondamentali dell’analisi tecnica

Ad oggi l’analisi tecnica si fonda su tre principi fondamentali che sono alla base della ricerca finalizzata a comprendere quali potranno essere i fattori in grado di variare l’andamento del mercato finanziario.

  • I prezzi scontano tutto: i prezzi che derivati dall’incontro tra domanda e offerta racchiudono in sé tutti i dati necessari a comprendere l’andamento del mercato;
  • Il mercato si muove secondo “trend”: sono proprio i trend a determinare l’andamento del mercato e occorre prenderli in esame fino al momento in cui non sopraggiungeranno chiari segnali di un’inversione di tendenza.
  • La storia è destinata a ripetersi: gli esseri umani desiderano guadagnare, ma sovente temono di perdere e di conseguenza agiscono anche freneticamente donando agli analisti tecnici un passato in grado di fornire utili indicazioni per le future evoluzioni del mercato.

Viene da sé che l’analisi tecnica oltre ad essere basata su dati oggettivi e concreti opportunamente comparati in base a specifici fattori, prende seriamente in considerazione anche il carattere, con le sue caratteristiche peculiari che rendono l’essere umano tanto imperfetto quanto irrazionale, anche quando si parla di finanza.

Come effettuare l’analisi tecnica

L’analisi tecnica si effettua mediante lo studio di specifiche chiavi di lettura che vengono impiegate per prevedere l’andamento dei mercati finanziari: nello specifico tali chiavi sono rappresentate da grafici, indicatori e oscillatori.

  • Grafici: linee che rappresentano l’andamento dei prezzi nel corso tempo, in grado di palesare eventuali schemi di comportamento ripetitivi;
  • Indicatori:consentono di sintetizzare le informazioni rilevanti sull’andamento dei mercati e dei titoli finanziari
  • Oscillatori: sono tra gli indicatori che possono risultare rilevanti al fine di individuare punti di eccesso di rialzo o di ribasso, o di indebolimento del trend dominante (fase di direzionalità dei prezzi).

I grafici, alla base di tale studio possono altresì essere di diverse tipologie:

  • Lineare:la tipologia di grafico più semplice in quanto è caratterizzato da una linea, appunto, che indica il prezzo di chiusura raggiunto da un certo titolo in un certo giorno;
  • Point & figure:il grafico meno intuitivo, caratterizzato da una serie di colonne di X che indicando quando un’azione è in rialzo e colonne di O quando al contrario un’azione è in ribasso. Tra i grafici disponibili è sicuramente il meno utilizzato.
  • Candlestick: detto anche acandele giapponesiutilizza una serie di blocchi che lo rendono simile ai classici grafici a barre e che permette di analizzare l’andamento di un titolo semplicemente inserendo parametri quali valori di apertura, massimi e minimi.

L’analisi tecnica, insieme a quella fondamentale, rappresenta lo strumento più utile per il trader, in grado di suggerire quale sia l’investimento più favorevole in un dato periodo.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/azionario-iphone-business-mobile-624712/

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ultimo aggiornamento: 12-12-2018


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