A metà giornata, a seguito dell’ulteriore bocciatura da parte del Parlamento britannico le borse erano scese di 0,5 punti, ma nel pomeriggio hanno recuperato e si sono portate vicine al punto percentuale.
Tra i titoli spicca ovviamente Telecom, dove Vivendi non ha voluto insistere sul cambio dei 5 consiglieri del gruppo Elliot e ha incassato quasi tre punti percentuali di crescita. Anche STM ha infilato un 2,7% dopo i recenti storni determinati dalla debacle di Infineon.
I bancari hanno tenuto e in particolare Unipol ha continuato nel suo percorso di crescita.
L’S&P è in congestione a 2.829 e sembra non avere la forza di andare a toccare i vecchi massimi. Ribadiamo che è imminente uno storno in grado di riportare l’indice americano a contatto con 2.700 punti e anche 2.675. Il vix è sceso del 2,84% e i colloqui tra Usa e Cina hanno agevolato la crescita dei listini.
Steven Mnuchin , segretario del Tesoro Usa , ha parlato di “cena produttiva” tenutasi a Pechino dopo l’ultimo round dei colloqui tra i due Paesi.
Restiamo dell’idea che lo storno sia imminente con i seguenti target : Dax 11.200, Ftse prima 20.900 poi 20.350, Euro Stoxx 3.100 e S&P come sopra indicato. Molti titoli deL Ftse Mib sono in congestione laterale da 5/6 attendono un segnale direzionale .La volatilità si è mossa leggermente e questo potrebbe essere un segnale direzionale.
La Brexit, più che mai complessa, potrebbe portare qualche incertezza sui listini, fermo restando che non sembra essere così impattante . I listini sono molto attenti a Usa Cina e snobbano bellamente la Brexit, quasi fosse un fatto locale.
Titolo con grande forza, in base agli indicatori tecnici è Salini .
Vedremo Lunedì.