
L'importo dell'indennizzo e i requisiti pensionistici (www.economiafinanzaonline.it)
Ora è ufficiale, ci saranno cambiamenti nel calendario a partire dalle pensioni di maggio: quando verranno pagati gli assegni.
Il tema delle pensioni è sempre di grande attualità, specialmente per gli anziani che dipendono esclusivamente da queste entrate per il loro sostentamento.
Con l’arrivo della primavera, si avvicinano i pagamenti delle pensioni INPS per i mesi di maggio e giugno 2025, ma quest’anno ci sono alcune novità che potrebbero creare disagi per i pensionati. È quindi fondamentale essere informati sulle date esatte e sulle modalità di pagamento per evitare inconvenienti.
Pensioni di maggio, sorpresa calendario: quando verranno pagate
Il pagamento delle pensioni per il mese di maggio 2025 seguirà la prassi abituale del primo giorno bancabile del mese. Tuttavia, un imprevisto si presenta: il 1° maggio è una festività nazionale, il che significa che l’erogazione sarà posticipata a venerdì 2 maggio. Questa modifica riguarda sia gli accrediti su conto corrente, sia il ritiro in contanti presso gli uffici postali. È importante che i pensionati prendano nota di questa variazione per pianificare al meglio le proprie finanze. Per coloro che preferiscono ricevere la pensione in contante, è importante ricordare che permane il limite di prelievo di 1.000 euro netti.
Se l’importo della pensione supera questa soglia, i pensionati sono tenuti a fornire le proprie coordinate bancarie o postali all’INPS per ricevere l’accredito direttamente sul conto. Questa misura non solo facilita il tracciamento dei pagamenti, ma contribuisce anche a ridurre il rischio di furti o smarrimenti, offrendo una maggiore sicurezza ai beneficiari. Uno degli aspetti salienti del cedolino di maggio è rappresentato dai conguagli fiscali a debito. Questo concerne i pensionati che nel 2024 hanno versato un’IRPEF inferiore a quanto dovuto in base ai redditi percepiti. Per la maggior parte dei pensionati, il recupero di queste somme è già avvenuto nei mesi di gennaio e febbraio.
Tuttavia, per coloro che guadagnano fino a 18.000 euro annui e hanno un debito fiscale superiore a 100 euro, il recupero è stato posticipato fino a novembre 2025, in modo da non gravare eccessivamente sulle mensilità. Inoltre, a maggio proseguono le trattenute delle addizionali regionali e comunali IRPEF, riguardanti il saldo per l’anno 2024 e l’acconto per il 2025. È importante notare che l’addizionale comunale in acconto viene prelevata da marzo a novembre 2025, mentre le trattenute per il saldo 2024 saranno distribuite nel corso dell’anno. Queste imposte vengono calcolate automaticamente dall’INPS in base alla residenza anagrafica del beneficiario, semplificando notevolmente la gestione fiscale per i pensionati.

Un altro cambiamento significativo riguarda le detrazioni per familiari a carico, il cui aggiornamento è già entrato in vigore dal cedolino di aprile e continuerà a maggio. Secondo la legge di Bilancio 2025, le detrazioni per i figli sono concesse solo fino ai 30 anni, a meno che non siano disabili. Le detrazioni per altri familiari sono riservate solo agli ascendenti conviventi, come genitori e nonni. L’INPS ha già provveduto a ricalcolare gli importi, adeguando il prelievo IRPEF mensile e recuperando le differenze dai primi mesi dell’anno.
Inoltre, il cedolino di maggio includerà l’incremento delle maggiorazioni sociali, noto come “incremento al milione”. Per il 2025, è previsto un aumento di 8 euro mensili, come stabilito dall’articolo 1, comma 178 della Manovra finanziaria. Questa maggiorazione si applica a pensioni minime, assegni sociali e prestazioni assistenziali per invalidi civili, rappresentando un piccolo ma significativo sostegno economico per i beneficiari, che spesso affrontano difficoltà nel far fronte alle spese quotidiane.
Guardando al mese di giugno, i pagamenti seguiranno la medesima regola del primo giorno bancabile. Poiché il 1° giugno cade di domenica e il 2 è festivo, l’accredito della pensione sarà effettuato martedì 3 giugno. Per i mesi successivi, da luglio a dicembre, salvo festività, i pagamenti avverranno regolarmente il primo giorno del mese. È fondamentale che i pensionati restino aggiornati su queste date, sia per gli accrediti elettronici sia per il ritiro presso gli uffici postali, per evitare ritardi e problematiche nel ricevere le mensilità dovute.
In un contesto sociale ed economico complesso come quello attuale, è essenziale che i pensionati siano sempre informati e preparati. Le modifiche alle date di pagamento e alle detrazioni fiscali richiedono un’attenta pianificazione finanziaria, per garantire che ogni pensionato possa affrontare al meglio le sfide quotidiane.