Il Governo ha aperto, o sta per aprire, i bandi per le nuove agevolazioni finanziarie per le imprese. Si tratta di strumenti e iniziative che hanno l’obiettivo di incentivare e aiutare tutte quelle realtà che vogliono realizzare più velocemente progetti di innovazione o di investimento. Le imprese italiane potranno quindi contare su tre grandi settori di agevolazioni finanziarie o incentivi competitivi, incentrati su ricerca e innovazione, investimenti produttivi e liquidità. Nello specifico stiamo parlando della linea internazionalizzazione plus, la filiera Simest e la Fast Tech. Vediamo di capire meglio cosa comprendono queste agevolazioni finanziarie e come possono rafforzare le imprese italiane.
Una delle misure più importanti e compresa tra i bandi di agevolazioni finanziarie è sicuramente il supporto per l’internazionalizzazione e l’accesso al credito. Potranno usufruire di questa iniziativa tutte le PMI che hanno un programma di sviluppo internazionale o desiderano rafforzare la loro presenza su mercati esteri. In particolare questa agevolazione andrà a coprire la totalità dei costi, di cui il 20% con contributi a fondo perduto e per il restante 80% a tasso zero. Questa parte potrà essere dilazionata da tre a sei mesi, con un periodo di preammortamento che sarà di 24 mesi. L’importo che può essere richiesto va da un minimo di 40 mila Euro a un massimo di 500 mila. Le spese ammesse invece devono essere relative a partecipazione a fiere internazionali, affitto di stand, quote di partecipazione, trasporto e assicurazione correlata.
Tra le agevolazioni finanziarie che le imprese potranno adoperare c’è anche lo sportello Simest, già introdotto in precedenza e che ha riscosso molto successo. Si tratta di una misura indirizzata a PMI e grandi imprese che prevede importanti quote a fondo perduto. Quest’anno sarà introdotta anche una linea dedicata alla patrimonializzazione d’azienda e sarà rivolta a quelle aziende che pre valori di scambi si possono dire esportatrici. A differenza della precedente versione dello sportello Siemest questa volta non sarà presente la rendicontazione. Al contrario saranno rese disponibili linee di agevolazioni finanziarie per partecipare a fiere internazionali, l’inserimento su mercati esteri, l’apertura di e-commerce e molto altro.
Secondo quanto stabilito dai bandi delle agevolazioni finanziarie, entro l’estate, prenderà il via anche lo strumento per la ricerca e lo sviluppo, o Fast Tech. Quest’agevolazione sarà diretta a tutte quelle realtà che daranno vita a progetti di sviluppo sperimentale o tecnologico. In particolare il bando finanzierà la creazione di impianti di prova, prototipi, la realizzazione di test e di altre attività legate alla trasformazione digitale, in tutti i suoi aspetti. Le spese per le quali si potrà chiedere un’agevolazione finanziaria sono quelle dedicate a personale del progetto, attrezzature e altre strumentazioni, materiali, forniture ed eventuali consulenze esterne.
In questo caso si tratta di un’agevolazione a fondo perduto, applicabile al 50% delle spese e fino al limite di 250 mila Euro per azienda. Tuttavia ci si aspetta una grande adesione a questo bando e, visti i 19 milioni di euro di fondi totali, sarà necessario mediare le adesioni. Infatti bisognerà superare una procedura di valutazione presso gli sportelli dedicati. Perciò meglio mettersi subito a studiare un progetto perché la competizione per questo bando si preannuncia spietata.
L’ultima agevolazione finanziaria introdotta dai nuovi bandi andrà a focalizzarsi sulle PMI e sull’innovazione delle filiere. In questo modo si andrà a incentivare tutte le piccole e medie imprese che presenteranno progetti che promuovono il riciclo, il riutilizzo di prodotti e sottoprodotti ci cicli produttivi. Ma anche materie prime vergini, eco-design, progetti per esigenze ambientali e sociali. Insomma una vera e propria svolta verso un’economia sostenibile e che prevede fondi per un totale di 3,6 milioni di euro, il contributo minimo è di 40 mila Euro e un’agevolazione massima di 120 mila. In ogni caso le agevolazioni finanziarie saranno pari al 40% dei costi, nei quali sono compresi anche gli investimenti per attrezzature tecnologiche o consulenze per ottenere certificazioni ambientali.
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