Uno degli aiuti economici che maggiormente dà sostegno a coloro che sono in difficoltà di salute ed hanno bisogno di continua assistenza. Stiamo parlando dell’indennità di accompagnamento.
A partire dal 1 gennaio di quest’anno, infatti, sono cambiati gli importi e, questi è stato comunicato direttamente dall’INPS. Ci sono infatti degli aggiornamenti che riguardano proprio queste indennità di invalidità civile.
In cosa consiste e come è possibile ottenere un aggiornamento quanto anche un adeguamento di questo importo se si è proprio potatore o assegnatari di una indennità civile? Cerchiamo di capirlo assieme.
Accompagnamento: tutto quello che devi sapere
L’aiuto che in molti ricevono, specie se si tratta di persone che hanno bisogno di assistenza perché malati o invalidi, è conosciuto da tutti con il termine di “Indennità di accompagnamento”. Una persona che è considerato invalido civile ha diritto, per lo Stato italiano ad un’assistenza che lo aiuti a vivere dignitosamente e, allo stesso tempo, anche a qualcuno che si prenda cura di lui.
Non pensiamo si tratti solo del concetto di badanti o altro, ma anche semplicemente di familiari che vivono con la persona e la assistono in ogni sua necessità. Ogni inizio anno le prestazioni assistenziali vengono adeguate al costo della vita, comportando un aumento tanto dell’importo quanto del limite reddituale entro cui stare per averne diritto.
Ma cerchiamo di capire insieme cosa è cambiato dal 1 gennaio di questo anno. Partiamo con il dire che l’indennità di accompagnamento è la prestazione assistenziale che viene erogata dall’Inps alle persone, mutilate o totalmente invalide, per le quali è accertata l’impossibilità di deambulare senza aiuto. Stesso discorso per gli invalidi civili totali.
Cosa è cambiato dal 1 gennaio 2025
Per ricevere la somma economica tuttavia è necessario soddisfare i requisiti stabiliti dall’Istituto previdenziale. Questi sono, ad esempio:
- Invalidità totale al 100%;
- Impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e necessità di un’assistenza continua;
- Residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
Non ci sono limiti di reddito, in quanto l’accompagnamento spetta indistintamente dalla condizione economica dell’interessato. Stando alla circolare INPS del 28 gennaio, questa indennità ha subito un aggiornamento. La cifra dell’assegno dal 1° gennaio 2025 è pari a 542,02 euro (rispetto ai 531,76 euro dello scorso anno) e spetta per 12 mensilità, con un importo annuale di 6.504,24 euro.
C’è da specificare che l’indennità di accompagnamento non è una prestazione cumulabile con altri trattamenti simili. Come farne domanda se si ha bisogno? O direttamente nella sezione dedicata presente sul sito dell’INPS, o tramite i Caf.
Se riconosciuto, l’assegno e la relativa indennità di accompagnamento viene erogato dall’Inps dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.