Scopri come abbattere l’ISEE in modo legale con strategie utili e consentite dalla legge per ottimizzare la tua situazione economica.
L’ISEE, cioè l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno strumento che ormai conosciamo bene. È quella sorta di “cartella economica” che stabilisce se hai diritto a bonus, agevolazioni o altre forme di aiuto dallo Stato. Ma non sempre è amico delle famiglie: spesso risulta alto proprio per colpa di qualche risparmio o investimento che, alla fine, non fa una grande differenza nella vita quotidiana.
A partire dal 2025, però, c’è una grande novità. Il calcolo dell’ISEE cambierà, e questa volta in meglio. Sarà tutto un po’ più semplice e vantaggioso per molte famiglie, grazie a un sistema che lascia fuori dal conteggio alcune voci “ingombranti”. Il risultato? Un ISEE più basso e accesso facilitato a tanti bonus.
Ecco il punto chiave della riforma: dal 2025, investimenti come i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale non verranno più conteggiati nel patrimonio mobiliare. C’è però un limite: questa esclusione vale solo per importi fino a 50.000 euro.
La modifica arriva direttamente dalla legge di Bilancio 2024 e ha un obiettivo ben preciso: evitare di penalizzare chi mette da parte i propri risparmi in strumenti sicuri e tradizionali. In sostanza, lo Stato ha deciso di non considerare più questi investimenti come un “peso” nel calcolo dell’ISEE.
Risparmi concreti per le famiglie
Ma cosa significa tutto questo, in pratica? Beh, per molte famiglie vuol dire avere un ISEE più basso e quindi maggiori possibilità di accedere ai bonus. Per esempio, una famiglia con due figli e un reddito complessivo di 50.000 euro potrebbe vedere il proprio ISEE ridursi di circa 4.000 euro. Non è poco, vero? Stiamo parlando di una diminuzione di oltre il 17%!
Con un indicatore più basso, sarà più facile rientrare nelle soglie richieste per agevolazioni come il bonus luce e gas, l’assegno unico per i figli e tante altre misure di welfare. E non è finita qui: chi già riceve questi aiuti potrebbe anche ottenere importi più alti. Insomma, un bel vantaggio per tante famiglie italiane.
Tempistiche e ruolo dell’INPS
La nuova modalità di calcolo entrerà ufficialmente in vigore nel 2025, ma prima dovrà superare gli ultimi passaggi burocratici. Una volta approvata definitivamente, l’INPS avrà 30 giorni per aggiornare i suoi sistemi e rendere disponibile l’ISEE precompilato con i nuovi criteri.
Questa riforma segna un cambio di passo nel sistema di welfare italiano. Finalmente, chi ha risparmi in strumenti come BOT o libretti postali non sarà più “penalizzato” quando si tratta di calcolare il reddito familiare. Se hai investimenti di questo tipo, il consiglio è semplice: tieni d’occhio le novità e preparati a beneficiare di queste regole. Con un ISEE più basso, il 2025 potrebbe portarti più bonus e agevolazioni di quanto immagini. Un bel passo avanti per chi vuole guardare al futuro con maggiore fiducia!