La crisi della mobilità ha colpito anche la casa automobilistica di Wolfsburg: il Gruppo Volkswagen, nel 2020, anno principe della pandemia e delle restrizioni agli spostamenti, ha registrato nel mondo appena 9.305.400 veicoli in consegna mondo, con una evidente contrazione del 15,2% rispetto all’anno precedente.
Si è certamente trattato di un anno impegnativo, sotto una molteplicità di punti di vista, ma il dato numerico va contestualizzato all’interno di un periodo che – al di là della contrazione obiettiva – vede Volkswagen aumentare leggermente la propria quota sul vasto mercato automobilistico, in controtendenza al trend generale imposto dall’emergenza sanitaria.
Più da vicino, infatti, si notano valori positivi mascherati dalla contrazione: questi valori riguardano tutti l’elettrico, che sta diventando un vero e proprio settore di punta per la casa automobilistica tedesca. Questa ha consegnato oltre 231.600 veicoli 100% elettrici, un valore triplicato rispetto al dato del 2019, prima del covid-19.
Un’altra impennata – sempre in chiave green – riguarda i modelli ibridi plug-in (+175%), con un totale di 190.500 consegne. In Europa occidentale, dunque, la ripresa e il rafforzamento nel mercato di Volkswagen devono molto all’elettrico, che copre il 10,5% delle vendite dell’ultimo anno (contro l’1,9% del 2019), mentre resta più fiacca la presenza del gruppo tedesco in Europa centrale e orientale.
Regioni di punta nella vendita del gruppo Volkswagen sono ovviamente l’area tedesca e, dato in continua conferma da anni, la penisola italiana. Anche qui, la contrazione del mercato globale nasconde in realtà la certezza del continuo apprezzamento italiano verso la casa automobilistica di Wolfsburg, per dieci anni consecutivi.
La ripresa delle vendite di Volkswagen è elettrica
La ripresa del Gruppo di Wolfsburg è dunque elettrica, sostenuta in ogni dove da politiche quali eco bonus e dalle preferenze di italiani e non per le scelte green ed ecosostenibili. Malgrado le limitazioni agli spostamenti imposte dall’emergenza sanitaria in Italia e nel mondo abbiano fatto spesso slittare acquisti e causato quella contrazione del mercato automobilistico in linea con il ridimensionamento dell’economia globale, il giro di automobili Volkswagen sembra destinato a riprendere piede, grazie all’elettrico, eco incentivi permettendo.
Nella classifica delle auto più vendute nei primi mesi del 2021, figurano diversi modelli della casa tedesca, tra cui Volkswagen UP! (5457 vendite per questa city car, molto apprezzata nel segmento A del mercato automobilistico). Risalendo, si notano altre auto elettriche dello stesso gruppo, ma si legge anche una scelta duplice da parte del consumatore e della casa automobilistica stessa: puntare al passato.
Infatti, il consumatore, da un lato, torna a confermare la sua preferenza – sempre in linea con l’andamento dell’economia globale – per un passaggio di proprietà e l’acquisto di un mezzo Volkswagen usato già sul mercato da diverso tempo; tuttavia, anche dall’altro, è proprio la casa automobilistica a riproporre un restyling dei grandi classici della sua linea, ovviamente in versione green ed ecosostenibile.
Ne consegue che, in una classifica delle vendite di Volkswagen nei primi mesi del 2021, tornano a farsi vedere nomi di modelli tradizionali, rivisitati sotto il profilo estetico e tecnologico. Tra questi, Volkswagen Golf (con 9.864 modelli venduti), Volkswagen Polo (11.483 modelli venduti) e Volkswagen Tiguan (11.845 veicoli venduti).
Proprio la Volkswagen Tiguan permette di fare da trampolino alla triade delle Volkswagen più vendute. Oltre alla Tiguan, il segmento di mercato di Volkswagen è ben coperto da SUV e crossover quali T-Cross (13.585 veicoli consegnati) e T-Roc (17.911). Nello specifico, la Volkswagen T-Roc risulta la più venduta e apprezzata al momento attuale, mentre al secondo posto si muove ancora la Polo, estremamente competitiva nel segmento B del mercato automobilistico.
Infine, un inizio incoraggiante anche per la nuova linea di SUV elettrici Volkswagen, inaugurata con la Volkswagen ID.4. Certamente, essendo un modello elettrico, i numeri sono più alti nei paesi dell’Europa del Nord (Svezia e Norvegia in primo luogo, Danimarca e Irlanda e Danimarca). Al Sud le cifre si ridimensionano, ma restano comunque positive, con 330 vendite realizzate in Italia.
Il paradosso vuole che la nuova ID.4 non si sia ancora imposta proprio in Germania, patria di Volkswagen, proprio perché ancora propensa verso la linea e-Up e ID.3 (quest’ultima, invece, stenta a imporsi nel resto d’Europa). In breve, la ID.4 punta già al tetto delle 10.000 vendite al mese: un obiettivo strategico per la casa automobilistica tedesca, nella sua ambizione di porsi ai livelli della Tesla come concorrente sul mercato dell’elettrico.