Grazie al bonus busta paga i dipendenti riceveranno un contributo aggiuntivo in base alla loro fascia di reddito. Cerchiamo di capire come funziona e quanto vale.
Una delle grandi novità introdotte con la manovra del taglio del cuneo fiscale è sicuramente il bonus busta paga. Infatti all’interno del decreto fiscale, messo in pausa dall’emergenza Coronavirus, erano presenti diverse novità.
Il primo passo era proprio il taglio del cuneo fiscale, che però comprendeva una riforma Irpef di respiro molto più ampio. Soprattutto adesso che la fase di lockdown è superata, i cambiamenti iniziati col taglio del cuneo possono riprendere.
Nello specifico i lavoratori dipendenti, a seconda del loro reddito, potranno ricevere degli aumenti o delle detrazioni. Vediamo di capire come saranno applicate queste modifiche.
Bonus busta paga: come funziona
Come abbiamo detto le novità intorno al bonus busta paga sono molte e riguardano in particolare i lavoratori dipendenti. Proprio questa categoria potrà ricevere un bonus la cui entità varierà in base alla fascia di reddito a cui appartengono.
Nello specifico possiamo dire che riceveranno 100 euro in più coloro che hanno un reddito compreso tra gli 8.174 e i 28.000 euro. Invece i lavoratori con un reddito che va da 28.001 a 40.000 euro si vedranno applicare una detrazione in busta paga, che però diminuirà all’aumentare del reddito.
Insomma la busta paga di giugno comprenderà solo il Bonus Renzi, i famosi 80 euro, che però saranno sospesi dal prossimo mese. Questo proprio a causa del decreto sul taglio del cuneo fiscale.
Questo significa che tutti i lavoratori dipendenti, e quelli a loro assimilati, riceveranno il contributo, e quindi il bonus, dalla busta paga di luglio. Ma cerchiamo di capire chi effettivamente guadagnerà di più.
Bonus busta paga: chi guadagnerà di più
Come abbiamo detto, grazie al taglio del cuneo fiscale, è stato possibile mettere in atto una serie di interventi a favore di molti contribuenti. Infatti circa 16 milioni di lavoratori dipendenti potranno beneficiare del bonus in busta paga.
Va comunque ricordato che molti lavoratori rientrano nell’insieme di coloro che percepiscono il Bonus Renzi, e perciò per loro i cambiamenti saranno minimi.
Quindi si può tranquillamente dire che per i lavoratori fino a 24.600 euro di reddito l’effettivo aumento sullo stipendio sarà di 20 euro, che salirà a 100 unendo taglio del cuneo fiscale e bonus Renzi.
Per chi ha un reddito superiore, ovvero fino a 26.000 euro, il bonus in busta paga sarà maggiore. Inoltre un ulteriore aumento di 600 euro, 100 al mese per sei mesi, sarà riconosciuto a tutti i lavoratori esclusi dal vecchio bonus Renzi.
Chi è compreso?
Come già anticipato, una delle grandi novità introdotte da questo bonus, è l’estensione dei soggetti interessati dall’aumento. Inoltre è stata aumentata anche la soglia di reddito massimo per percepire l’integrazione in busta paga, fissata fino a 40.000 euro.
In ogni caso restano esclusi da questa manovra alcuni dipendenti della Pubblica Amministrazione e, nello specifico:
- Magistratura
- Presidenza del Consiglio
- Diplomatici
- Prefetti
E non vengono considerati nemmeno i contribuenti che fanno parte dell’insieme non sottoposto a tassazioni.
Erogazione del bonus
Il decreto legge che comprende il bonus busta paga indica anche con quali modalità sarà erogato l’aumento e come devono comportarsi i datori di lavoro. In sostanza però i sostituti d’imposta riconosceranno l’integrazione solo dopo aver verificato se realmente spetta al contribuente.
Nel caso in cui al lavoratore non spetti il bonus, allora saranno gli stessi sostituti a doverlo recuperare. Perciò se l’importo supera 60 euro, il recupero sarà effettuato in quattro rate, partire dalla retribuzione che sconta gli effetti del conguaglio.
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