Con l’espressione interest rate cap si intende una particolare tipologia di contratto derivato nel quale il buyer ovvero l’acquirente, a fronte del pagamento di un premio, acquisisce il diritto a ricevere dal writer o venditore, un importo pari al prodotto tra la differenza positiva tra un tasso di mercato e il tasso fissato dal contratto per un certo periodo di tempo e in date prefissate o scadenze intermedie.
Cerchiamo quindi di comprendere nel dettaglio cos’è l’Interest rate cap e come funziona attraverso questa semplice guida.
Cos’è l’interest rate cap
Quando si parla di interest rate cap, ci si riferisce ad una tipologia di contratto derivato attraverso il quale il venditore di cap o writer, a fronte dell’incasso immediato di un premio, prende in carico l`obbligo di corrispondere alla controparte, in questo caso l’acquirente del cap, un importo ottenuto moltiplicando un capitale convenzionale per quello che è il differenziale tra il tasso variabile di riferimento prescelto e il tasso fisso concordato al momento della stipula del contratto, il tutto moltiplicato per il numero dei giorni del periodo di riferimento diviso 360, ), fino alla fine di ciascun periodo di riferimento.
In sostanza questo tipo di accordo sancisce che in una data futura prestabilita, qualora il tasso d`interesse concordato alla stipula del contratto abbia superato il tasso di riferimento prestabilito, il venditore dovrà necessariamente liquidare all`acquirente un importo che corrisponde al costo del differenziale dei due tassi, fino alla successiva data di riferimento.
L’interest rate cap offre dunque l’opportunità di tutelarsi da azioni promosse da istituzioni finanziare e banche qualora sussista una fluttuazione crescente del tasso relativo all’indebitamento risultando comunque personalizzato, adattandosi cioè a quelle che possono essere le specifiche esigenze del cliente. Questo strumento, basato solitamente su tassi d’interesse a breve e non negoziabili, equivale quindi ad una serie di opzioni call europee prese in esame in funzione del tasso di riferimento, per le quali l`acquirente è tenuto a pagare al venditore un premio.
Elementi che determinano l’interest rate cap
Gli elementi che determinando l’interest rate cap caratterizzando quindi il valore del premio previsto sono nel dettaglio:
- Cap rate o tasso annuale di rendimento;
- Durata del contratto;
- Durata del periodo di riferimento;
- Variabilità del tasso di mercato;
- Capitale nozionale su cui vengono calcolati gli interessi.
Viene da sé che l’interest rate cap permette di agevolare un soggetto indebitato a tasso variabile, in questo caso l’acquirente dell’opzione, fissando il costo massimo dell’indebitamento, tutelandosi in questo modo contro eventuali rialzi dei tassi di mercato conservando contemporaneamente la possibilità di sfruttare gli andamenti al ribasso dei tassi di mercato.
Finalità dell’interest rate cap
A differenza dell’interest swap rate, che al contrario impegna l’acquirente a pagare un tasso fisso anche durante le fasi di ribasso del tasso, gli interest rate cap rientrano in una specifica categoria di strumenti che nel linguaggio economico finanziario vengono definiti “opzioni sui tassi” pur non essendo vere e proprie opzioni. Tali strumenti consentono comunque all’azienda o al debitore di ammortizzare il rialzo dei costi finanziari entro un livello definito a priori, mantenendo sempre l’opportunità di beneficiare dell’eventuale ribasso dei tassi di mercato.
Tuttavia anche per le opzioni sui tassi, così come per gli interest rate swap, occorre ricordare che entrambi non sono altro che strumenti che vanno ad affiancarsi ai finanziamenti in essere a tasso variabile: su questi ultimi il debitore paga oneri variabili di volta in volta e in funzione dell’andamento del tasso pur vedendo contenuti entro certi livelli eventuali rialzi dei costi nel momento stesso in cui entra in vigore l’opzione stessa.
Concludendo è sempre opportuno ricordare che strumenti quali appunto l’interest cap rate, vanno sempre utilizzati dopo aver effettuato un accurato e meticoloso paragone con eventuali swap a disposizione: questo poiché calcolare l’effettiva convenienza, riduce sensibilmente il rischio di dover affrontare situazioni economiche non solo spiacevoli ma anche gravose e difficilmente gestibili.
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