La messa a disposizione è una modalità che permette a chi vuole diventare insegnate o al personale ATA, di candidarsi come supplente. Vediamo di cosa si tratta.
La messa a disposizione, o MAD, è uno dei metodi utilizzati per contrastare il precariato e la mancanza di posti fissi, soprattutto per chi desidera entrare nel mercato del lavoro dell’istruzione e della formazione.
Si tratta infatti di un settore estremamente denso e che troppo spesso esclude molti docenti e professionisti che hanno improntato il loro percorso formativo all’insegnamento. La messa a disposizione è quindi un’utile alternativa per insegnare in tempi incerti, che permette di iniziare con la supplenza sfruttando i vuoti di organico dei corpi docenti.
Inoltre gli aspiranti docenti potranno dare continuità al proprio percorso professionale. Vediamo quindi cos’è e come è possibile richiedere la messa a disposizione.
Cos’è la messa a disposizione
Cerchiamo di spiegare cos’è la messa a disposizione. In poche la messa a disposizione è una candidatura volontaria che, presentata a livello informale, viene inviata alle scuole italiane per accedere ai ruoli di supplenza disponibili.
La MAD però può essere di diverse tipologie, visto il fatto che ci sono diversi tipi di supplenza. In generale abbiamo la messa a disposizione:
- Classica – per chi vuole fare supplenza
- Di sostegno – per chi vuole diventare insegnate di sostegno
- ATA – per tutti coloro che vogliono ricoprire incarichi nel personale ATA
- Recuperi estivi – indirizzata a chi vuole fare supplenza nei periodi di recupero estivi
Fare domanda per la MAD non solo è molto utile per chi vuole entrare nel mondo della formazione scolastica, ma crea anche un canale diretto col mondo del lavoro.
Infatti potrete aumentare i contatti con gli istituti scolastici e aumentare le probabilità di essere richiamati in altre occasioni. Inoltre percepirete uno stipendio e, dato da non sottovalutare, potrete aumentare il punteggio in graduatoria aumentando le possibilità di ottenere un posto fisso.
Le supplenze eseguite con la messa a disposizione permettono di accumulare 12 punti all’anno, ma non si possono sommare i giorni di supplenza di due anni differenti. In generale i punti vengono assegnati così:
- 1 punto – per 16 giorni continuativi di supplenza
- 2 punti – da 16 a 45 giorni
- 6 punti – da 76 a 105 giornate
- 8 punti – da 106 a 135 giorni
- 10 punti – da 136 a 165 giornate
- 12 punti – da 166 giorni in poi
Requisiti e chi può fare domanda
Tutti coloro che vogliono diventare doventi, e quindi non hanno l’abilitazione all’insegnamento, e non sono presenti nelle graduatorie possono fare richiesta di messa a disposizione.
In generale gli istituti dopo aver controllato le graduatorie possono decidere di chiamare i candidati per coprire i posti vacanti e a loro verranno proposti dei contratti a tempo determinato. La messa a disposizione, come abbiamo detto, può essere richiesta dal personale ATA e quindi a chi vuole ricoprire incarichi amministrativi, tecnici o ausiliari.
Per quanto riguarda i requisiti per richiedere la MAD non si tratta di richieste troppo specifiche o vincolanti. Il requisito fondamentale è il diploma, soprattutto per gli incarichi che riguardano il personale ATA, visto che hanno meno probabilità di ricevere convocazioni per supplenze più specifiche.
In ogni caso avere una laurea triennale, magistrale o di vecchio ordinamento vengono richiesti in base alla classe di concorso per cui si presenta la domanda. Come è ovvio altri titoli di studio arricchiscono il curriculum professionale e quindi il valore stesso della candidatura. Ad esempio possiamo trovare:
- laurea triennale
- master
- corsi di perfezionamento
- certificazioni informatiche
Come fare domanda
Per quanto concerne le tempistiche possiamo dire che non c’è una regola fissa, anche perché bisogna considerare i tempi scolastici. Bisognerà quindi inviare la domanda di messa a disposizione entro la fine di settembre, ovvero il periodo in cui iniziano a emergere le mancanze nell’organico.
Inoltre è necessario scrivere la domanda in modo formale e questa deve contenere tutte le informazioni per garantire la migliore delle valutazioni. Inoltre devono essere indicati:
- dati anagrafici
- titoli di studio con voto e data di conseguimento
- scuole e/o università in cui è stato conseguito il titolo
- esperienze cumulate nel settore scolastico
- classe di concorso
Non esiste un numero massimo di domande che possono essere inviate, come è ovvio però più candidature verranno inviate maggiori saranno le possibilità di essere convocati. Va ricordato che anche il momento in cui viene effettuata la richiesta gioca un ruolo fondamentale e quelli migliori di solito sono:
- vacanze di Natale
- inizio dell’anno
- inizio dei corsi di recupero crediti estivo
L’invio della domanda di messa a disposizione può essere fatto in completa autonomia, compilando il modello in formato word disponibile sul sito voglioinsegnare.it e inviato tramite posta tradizionale.
Per quanto riguarda i costi invece sarà da pagare solo in servizio di invio, che ha un costo base di 19 euro, ma può cambiare in base alla provincia di residenza. Il pagamento però prevede solo metodi certificati come bonifici, PayPal, carta di credito o PostePay.
Effettuato il pagamento la domanda di messa a disposizione verrà confermata telefonicamente dai consulenti che contatteranno poi il candidato stesso.
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