Anche se i numeri del mercato indicano che le carrozzerie rialzate si confermano incontrastati best seller, nella valutazione sulla convenienza tra Suv e station wagon è difficile trovare una risposta univoca, perché la variabile dei gusti e delle necessità individuali incide in maniera rilevante.
I Suv, infatti, ispirati ai classici fuoristrada, piacciono per l’anima sportiva e le prestazioni elevate, ma le station wagon restano una soluzione indiscutibilmente comoda e sicura.
La praticità e le dinamiche dello spazio aumentato
Che le station wagon siano
automobili pratiche non è certo in discussione: in molti casi, riescono a
caricare più bagagli rispetto ai Suv e consentono anche di mantenere uno spazio
disponibile maggiore nei sedili posteriori.
La carrozzeria più bassa evita il rollio laterale in curva più che nei Suv e
questo dà al conducente una sensazione di sportività maggiore nella guida,
oltre ad assicurare un comfort superiore.
Non sempre i Suv sono più spaziosi delle station wagon, anzi spesso è il contrario: queste ultime hanno solitamente bagagliai più grandi e spazi maggiormente sfruttabili, grazie anche alla lunghezza complessiva, superiore a quella dei Suv.
Più sviluppati in altezza, i Suv hanno anche il piano di carico del bagagliaio più alto e questo può rendere difficoltoso il sollevamento e la collocazione di carichi pesanti. La maggiore altezza, però, può essere anche un vantaggio, perché sistemare il carico su un piano più alto affatica meno la schiena.
Consumi e prestazioni
Rispetto alle station wagon, i Suv consumano il 20-30% in più e questo, per chi percorre molti km all’anno, incide in maniera notevole sulle spese di gestione.
È anche vero che i Suv consumano di più non solo rispetto alle station wagon ma, in generale, anche rispetto ad auto più basse perché, essendo più grandi e voluminosi, hanno una sezione frontale maggiore che, in velocità , comporta maggiori consumi.
Ma il peso influisce anche alle basse velocità , con un aumento dei consumi
del 10-20%: calcolando indicativamente una percorrenza di circa 20 mila km
all’anno, la spesa può essere superiore anche di 500€.
Per questo, la decisione di comprare un
Suv dovrebbe essere preceduta da un’attenta riflessione, non soltanto per
quanto riguarda la spesa iniziale, ma anche per i costi di gestione.
Un’altra importante considerazione riguarda l’aerodinamica e la posizione diversa del baricentro (ossia il punto virtuale nel quale convergono tutte le masse di un veicolo), che è diversa tra un’auto più bassa e una più alta: il Suv ha un baricentro più alto e questo comporta che in curva subisca un maggior rollio, quindi un coricamento laterale più accentuato.
Il Suv tende a “imbarcarsi” di più lateralmente e, anche se questo non lo rende meno sicuro, incide sulla piacevolezza di guida rispetto a quella che le station wagon riescono ad offrire.
Avendo una guida più alta, i Suv riescono, però, a passare su buche e ostacoli in maniera più morbida, così come succede anche in percorsi particolari, come un fuoristrada lieve: tutte quelle situazioni di guida, insomma, in cui l’altezza fa la differenza, segnano un punto a favore dei Suv.
Sicurezza e consapevolezza di guida
Per stazza e dimensioni si potrebbe pensare che il Suv sia più affidabile e possa uscire meglio da un incidente con un altro veicolo: ma la differenza sta proprio nelle dimensioni dell’altro veicolo coinvolto nel sinistro, motivo per cui, nella fattispecie, non è facile stabilire se effettivamente il Suv sia più sicuro di una station wagon.
Facendo riferimento ai dati forniti dai crash test, i Suv risultano più resistenti, anche se questo vale nel caso in cui abbiano dimensioni medio-grandi; tutto ciò appare un po’ meno certo nell’ipotesi di dimensioni più piccole, in cui la sicurezza del Suv potrebbe equivalere a quella di una berlina compatta.
Se le station wagon hanno una posizione di guida più raccolta, il Suv ha una guida rialzata e offre una visibilità all’anteriore che permette non solo di guardare più lontano, ma anche di percepire visivamente in maniera anticipata eventuali pericoli o emergenze.
Viceversa, nella visione posteriore o laterale, la differenza tra le due categorie di vetture si rileva soprattutto durante le manovre: nei Suv è più complicato accorgersi quanto si è vicini a ostacoli, muretti o marciapiedi: non a caso, sempre più spesso i Suv vengono dotati di telecamere a 360°. In questo genere di situazioni, le station wagon presentano un vantaggio, perché, essendo più basse, permettono una più esatta percezione degli ingombri nelle vicinanze.
Affinità , differenze e confronti diretti
Nell’analisi sulla convenienza tra Suv e station wagon e nei confronti tra i vari modelli, contano molto le peculiarità che li definiscono, dall’estetica alle prestazioni, dalle linee alla tenuta di strada, ai consumi, all’affidabilità .
In casa Peugeot, il Suv compatto 3008 si conferma leader nella categoria, grazie alla strumentazione digitale di serie e al suo appeal raffinato e tecnologico. Guida amplificata ed efficienti motorizzazioni che si articolano in diesel, benzina e ibrido ricaricabile, affiancano le linee fluide e dinamiche e i dettagli attentamente curati.
Ma nel settore delle station wagon, la Peugeot 308 ha conquistato il podio per più anni consecutivi, confermandosi un’auto per famiglia dinamica e sportiva, dal look ricercato e dalle prestazioni superiori, ricercata anche come Peugeot 308 SW usata. Riconosciuto valore aggiunto, il capiente bagagliaio da 520 litri, che si trasforma grazie al sedile posteriore ribaltabile.
La nuova elegante linea dall’assetto ribassato, i volumi amplificati, così come le grandi superfici vetrate e una scelta di potenze davvero ampia per i motori BlueHDi, le hanno fatto meritare la reputazione di una station wagon comodissima e affidabile.
Un confronto interno anche in casa Kia: iniziando dalla Sportage, una vettura con la grinta di un SUV e l’eleganza di un’auto dagli interni di classe, dal comfort aumentato e con un grande spazio disponibile anche nell’ampio bagagliaio.
E proseguendo con la Kia Optima Sportwagon, un’auto dal look maturo e rassicurante, meno incline alla sportività rispetto alla sua affine, la Kia Proceed, con una cura dell’abitacolo che assicura un interno sfruttabile sia dai passeggeri che dai bagagli.
Menzione, infine, anche per la Volvo V60, station wagon d’elezione, con l’inconfondibile linguaggio stilistico della casa svedese, un abitacolo confortevole e curato e una spaziosità ancora più aumentata. Disponibile anche nella variante ibrida, dai consumi medi davvero interessanti.