Le evoluzioni del mondo economico dopo l’arrivo del web.
L’economia è un’attività viva, che corre di pari passo a tanti fattori, politici e sociali, e talvolta ne è addirittura la causa scatenante.
Del resto, ancora oggi si continuano a guardare con ansia le ultime notizie sui mercati azionari globali, strettamente collegati alla geopolitica.
Questo è accaduto fin dai tempi antichi, e l’evoluzione della materia non può prescindere da certe innovazioni di stampo tecnologico.
Basti pensare ai cambiamenti che si sono verificati dai tempi del baratto a quelli della moneta, passando per degli strumenti impensabili nell’antichità, come il Bancomat o la carta di credito.
Oggi, poi, con l’avvento di Internet nella vita delle persone, la rivoluzione economica ha avuto un’evoluzione ancora più importante e di impatto.
Soltanto il concetto di “web economy”, connesso all’estensione dei mercati su scala globale grazie alla potenzialità del mezzo telematico, chiarisce la portata del fenomeno.
Internet, dunque, è diventato una piattaforma operativa che, se da un lato ha messo in crisi l’economia tradizionale, dall’altra ha fatto nascere nuovi mercati industriali e nuovi comparti, nonché altrettante figure professionali specializzate, con importanti ripercussioni sulle imprese, sotto tanti punti di vista, da quello produttivo a quello promozionale.
Secondo alcuni dati riferiti alla situazione economica italiana del 2018, infatti:
- l’economia italiana nel web nell’anno di riferimento ha raddoppiato i 32 miliardi del 2010
- beneficiarie della crescita sono state anche le piccole e medie imprese dello Stivale, con un incremento medio annuo di 6 punti percentuali legato all’uso della tecnologia web
- un calo medio dell’8 per cento si è verificato negli ultimi 5 anni nelle imprese operanti offline
Si tratta di un cambiamento, quello legato alla tecnologia web, che non soltanto ha avuto una propria ripercussione sull’andamento delle piccole e medie imprese, ma anche, a monte, sul mercato azionario, ormai da molti anni connesso all’uso del pc e soggetto a evoluzioni legate a un semplice “click”, senza più gesti e voci davanti a un maxischermo, come spesso si vedeva nei film.
Come si è detto, sono nate da questa rivoluzione economica e telematica anche nuove figure professionali che lavorano con il tramite delle piattaforme web, come ad esempio i broker online, i quali svolgono un lavoro affine a quello dei consulenti finanziari delle banche, ma con un approccio diverso rispetto all’intermediazione.
Dal forex – il mercato più conosciuto nel trading online – fino alle criptovalute – al centro delle attività di TOL, come dimostra la ormai globale fama del Bitcoin – anche la terminologia di settore ha iniziato a imporsi sempre di più nel vocabolario collettivo.
E, in questo senso, non mancano dei siti specializzati capaci di orientare gli utenti nel mondo degli investimenti, che siano essi azioni, materie prime, criptovalute o indici, tanto che alcuni di essi propongono una selezione dei migliori broker online , con annessa un’analisi sulla convenienza e sull’affidabilità delle app connesse.
Le app: la nuova frontiera dell’economia?
Sì, perché le app, come per molti altri settori, si sono rivelate determinanti anche nell’evoluzione del mondo economico e finanziario. Il valore aggiunto delle app dedicate all’universo del trading probabilmente è quello di fornire agli utenti lo stesso servizio garantito da un pc fisso, ma con il plusvalore della fruibilità delle stesse in ogni luogo e in ogni momento. Traducendo il tutto, è possibile ora, grazie alle app, operare 24 ore su 24 e anche seguire l’andamento dei mercati, con un’interfaccia grafica a prova di smartphone o di tablet.
Eppure, al tempo delle criptovalute e dei Bitcoin, le app sostengono l’economia anche in altre direzioni, connesse prevalentemente alla sfera familiare e quotidiana. Senza aprire il lungo capitolo delle applicazioni legate all’e-commerce e alla gestione aziendale, le app si rivelano infatti piuttosto utili anche per stare dietro al bilancio familiare e alle finanze personali.
Se “Oval Money” si configura infatti come una sorta di salvadanaio digitale, “iSpesa” aiuta invece l’utente ad annotare tutte le spese in entrata e in uscita, così come “Spendee” – con tanto di assegnazione di uno specifico budget per ogni categoria di spesa sostenuta – mentre “Money Pro” è un’app che consente di monitorare i propri conti bancari nonché di pianificare tutti i pagamenti necessari. Tutto con un semplice click, da ogni luogo e in ogni momento.