Apple taglia le stime dei ricavi, pesa il rallentamento della Cina. «Vendite deboli degli iPhone»
Apple taglia le stime sui ricavi per la prima volta in 16 anni e crolla in Borsa, arrivando a perdere il 10% e a bruciare 446 miliardi di dollari dal picco del 3 ottobre scorso, ovvero più del valore dell’intera Facebook. Cupertino spiega la revisione con il rallentamento dell’economia cinese, penalizzata anche dalla guerra dei dazi di Donald Trump, e la debole domanda di iPhone nel paese. Il tonfo di Apple a Wall Street affonda le piazze finanziarie mondiali: dal Giappone all’Europa sono tutte in rosso, con Milano che tiene contenendo le perdite allo 0,61% (ma lo spread sale a 270 punti) mentre Parigi perde l’1,6% e Francoforte l’1,55%.