Dopo le spese sostenute per le vacanze, le indagini sul campo hanno riscontrato un aumento della richiesta dei prestiti personali.
Evidentemente i nostri connazionali hanno bisogno di alcune risorse economiche per far fronte alle loro esigenze. Ecco perché ricorrono ai prestiti personali, che si dimostrano essere una forma molto flessibile per ottenere in poco tempo il denaro di cui si ha bisogno. Non dimentichiamoci mai d’altronde che stiamo vivendo un periodo di crisi economica, in cui molte famiglie italiane non riescono ad arrivare alla fine del mese. Per questo la formula dei prestiti personali può essere molto vantaggiosa. Ma come funzionano? Scopriamone di più.
Le caratteristiche dei prestiti personali
Prestitiperte.com è una fonte molto utile grazie ai consigli di Marco Germanotti esperto in materia. In questo modo possiamo apprendere quali sono le caratteristiche principali dei prestiti personali. Si tratta dei cosiddetti finanziamenti non finalizzati.
Infatti per ottenere un prestito di questo tipo non è necessario specificare per quale finalità verrà impiegato il denaro richiesto. Alcuni lo richiedono per esempio per l’acquisto di un’automobile, altri per avere la possibilità di fare dei lavori a casa, altri ancora per ottenere maggiori liquidità.
Per ottenere i prestiti personali ti puoi rivolgere ad una banca oppure alle società finanziarie autorizzate. Molto spesso si può fare richiesta anche online. Si tratta di somme di denaro che vengono erogate in maniera molto rapida, generalmente tra le 24 e le 48 ore.
I documenti per ottenere il finanziamento
Ci sono alcuni documenti necessari per ottenere un prestito personale. Proprio in base ai documenti che fornirai alla banca o alla società finanziaria avviene la valutazione della tua richiesta.
Devi presentare, fra gli altri documenti, un documento di identità valido, che può essere, per esempio, la carta di identità oppure la patente. Devi fornire una copia del codice fiscale.
Poi ti vengono richiesti anche la busta paga e il CUD, se sei un lavoratore dipendente. Se invece sei un lavoratore autonomo, devi fornire l’ultima dichiarazione dei redditi. Se sei un pensionato, devi mostrare l’ultimo cedolino della pensione.
Inoltre devi fornire alla banca o alla società finanziaria la copia delle ultime bollette pagate delle tue utenze, per esempio quelle del gas o della luce. Se hai altri prestiti in corso, devi presentare anche la relativa documentazione.
I tassi di interesse
Anche quando richiedi un prestito personale, di cui puoi avere bisogno anche per recuperare le spese sostenute durante le tue vacanze, devi tenere conto dei tassi di interesse. Abbiamo due tipologie di tassi da valutare. Si tratta del TAN e del TAEG.
Vediamo che cosa indicano rispettivamente. La sigla TAN indica il tasso annuo nominale. Può essere identificato come il tasso di interesse allo stato puro, che non comprende infatti spese o commissioni.
TAEG identifica invece il tasso annuo effettivo globale. Comprende le spese e le commissioni e si riferisce al costo totale del finanziamento. In maniera particolare il TAEG costituisce una voce molto importante, perché fornisce la reale quantità del costo che devi andare a sostenere richiedendo un finanziamento.
È proprio attraverso la considerazione del TAEG che il consumatore può capire se il finanziamento richiesto può essere sostenuto economicamente in base alle necessità personali.
Di solito il TAN e il TAEG sono sempre indicati nella documentazione informativa che viene fornita al richiedente prima di compiere la sua scelta. È bene essere sempre molto attenti e diffidare da quelle proposte che mettono in evidenza soltanto il TAN, perché da queste non è possibile ricavare una valutazione completa delle spese che si devono affrontare nel corso del tempo.
I consumatori hanno anche a disposizione le tabelle dei tassi soglia, che vengono pubblicate ogni tre mesi dalla Banca d’Italia. Consultando queste tabelle si può capire in maniera precisa se il tasso applicato al prestito che si richiede può essere considerato conveniente.
Ricordati comunque sempre della differenza tra tasso fisso e tasso variabile. Nel primo caso le spese da sostenere rimangono uguali per ogni rata. Nel secondo caso, invece, ci possono essere delle variazioni in rialzo o in ribasso a seconda dell’andamento del mercato.
Anche questa è una caratteristica che non devi sottovalutare, facendo un confronto effettivo con il budget che hai a disposizione e con le possibilità economiche di ogni mese per pagare le rate volte alla restituzione del debito.
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