Dopo le recenti positive performance, le borse incominciano ad avere il fiato un po’ corto.
Raggiunti i seguenti livelli: 22.000 per il Ftse Mib, 12.200 per il Dax e ben 2980 per l’S&P.
A questi livelli si incontrano delle forti resistenze. Infatti il nostro indice non è mai riuscito a superare i 22.000 durante quest’anno. Riteniamo che all’apertura di lunedì assisteremo a un lieve storno, da interpretarsi solo come una rapida presa di profitto, e non come un rintracciamento.
Nella trattativa Stati Uniti Cina ci sono dei barlumi di speranza e speriamo non vengano interrotti. Inoltre dal governo inglese arrivano segnali, a seguito della perdita della maggioranza da parte dei conservatori, di un ulteriore dilazione dei tempi della Brexit.
I titoli con una maggiori possibilità di crescita nel breve periodo fanno parte della galassia Fiat. Infatti Exor è stata sottostimata per lungo tempo, FC A è in odore di acquisizione e si trova in prossimità di 12,8 che costituisce una resistenza molto forte. Una eventuale rottura di questo LIVELLO, aiuterà il titolo a crescere ulteriormente.
In leggera ritirata utilities, che sembrano aver corso molto e ora tendono a riprendere un po’ di fiato. Interessante anche la situazione di Atlantia, dopo le recenti esternazioni del ministro delle infrastrutture.
Nei prossimi giorni assisteremo a un movimento laterale o in leggero rialzo, in attesa della scadenza del 13 settembre nella quale la BCE e si esprimerà sulle sue intenzioni. Inoltre il dato negativo sulla disoccupazione negli Stati Uniti sembra rendere più agevole la decisione della fede in direzione di un taglio dei tassi di 0,25 punti.
L’oro è stabilmente sopra il 1500 punti e mantiene le sue posizioni. Il livello massimo che potrà essere toccato dalla borsa italiana nella prossima settimana è di 22.200 punti. Siamo dell’idea che passate dichiarazioni delle banche centrali, assisteremo a deciso storno delle quotazioni per tutto l’autunno. Si tratta quindi di seguire la situazione con molta cautela e prudenza.