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Direttore: Alessandro Plateroti

Pensioni, l’INPS chiarisce le cose: se hai questo reddito ti spetta il 100% dell’incremento

sede INPS

A partire dal prossimo gennaio sarà introdotto un incremento volto ad aiutare i percettori di redditi più bassi. Ecco come cambieranno gli importi

La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo ideato per preservare le pensioni pubbliche dall’effetto prodotto dall’inflazione, cioè per tutelare i redditi dei pensionati dal vertiginoso aumento dei prezzi di consumo. Per stabilire tale indicizzazione, si prendono come riferimento i dati dell’ISTAT, che tiene conto dei tassi d’inflazione monitorando l’andamento dei prezzi.

Sarà compito proprio dell’ente pubblico, emettere un decreto con il Ministero del Lavoro, indicando la percentuale di perequazione automatica delle pensioni valida per l’anno successivo, rendendo noto il valore definitivo dell’aumento in quello corrente.

Nel corso del precedente biennio, al fine di contrastare proprio gli effetti negativi dell’inflazione, i governi, in via del tutto eccezionale, hanno disposto un anticipo delle operazioni di conguaglio della rivalutazione.

L’adeguamento, però, non è mai uguale per tutti. Questo perché non tutte le pensioni crescono in linea con le inflazioni. Nel corso degli anni, poi, sono stati adottati criteri differenti per operare l’effettiva perequazione delle pensioni, principalmente per ragioni di contenimento della spesa pubblica.

Cosa cambia nel 2025?

L’adeguamento all’inflazione delle pensioni a partire dal prossimo anno, produrrà un aumento profondamente inferiore rispetto a quanto visto negli ultimi due anni. Infatti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato un tasso di rivalutazione pari allo 0,8%. In pratica, una pensione di 1000 euro sale a 1008, mentre un importo da 2.500 arriva a circa 2.520 euro.

Per quanto concerne, invece, le pensioni minime, queste aumenteranno a 616,67 euro mensili (2 in più rispetto al 2004). Una notizia da accogliere con fiducia se pensiamo che l’importo effettivo, considerando l’adeguamento dell’inflazione, sarebbe dovuto essere pari a 603,4 euro. A questi si è aggiunto il tasso di rivalutazione straordinaria previsto proprio nel 2025, pari al 2,2%, che ha fatto aumentare il prezzo.

Pensioni
Pensioni – www.economiafinanzaonline.it

Il sistema di rivalutazione

Nel 2025, coloro che percepiscono una pensione più bassa riceveranno un aumento completo, mentre i percettori di importi più elevati assisteranno ad incrementi ridotti. Questo avverrà al fine di tutelare i soggetti che necessitano di maggior assistenza sotto il profilo economico. Il sistema di rivalutazione, dopo un inasprimento previsto dalla Manovra lo scorso anno, tornerà a basarsi sul calcolo standard, prevedendo tre fasce d’aumento.

Perciò, le pensioni fino a 4 volte il minimo INPS (fino a 2.394 euro) si rivalutano al 100%, aumentando dello 0,8%, quelle tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.993 euro) verranno rivalutate al 90%, aumentano dello 0,72%, mentre le pensioni sopra le 5 volte il minimo INPS (oltre i 2.993 euro), subiranno una rivalutazione al 75%, aumentando dello 0,6%.

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ultimo aggiornamento: 27 Dicembre 2024 6:19

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