Dopo le ultime notizie dei negoziati tra Usa e Cina e dopo la presa di coscienza da parte degli Usa che un terzo dei titoli di stato americani è in mani cinesi, le Borse mondiali si sono allontanate dai minimi e hanno preso la strada del rialzo anche se , per il momento, può dirsi passeggero .
Gli indici sono ripartiti e l’ S&P sta recuperando quota 2.850 dopo aver passato gli ultimi giorni molto vicino alla rottura del 2.800, ultimo baluardo.
Il Dax si è riavvicinato a 12.000, il Ftse a 11.900 e lo Stoxx a 3.350.
Segnali quindi positivi. Non possiamo dire che lo storno sia finito, ma possiamo senz’altro affermare che buona parte dell’ ipercomperato è stato scaricato. Ora sarebbe auspicabile qualche giorno di lateralità per permettere a tutti gli indicatori di rientrare nella normalità.
Oggi si segnalano in particolare le performance di Prysmian che ha presentato conti molto in ordine e sembra aver superato i problemi di due settimane fa. Anche STM totalizza +6% seguita da Amplifon e da Poste.
Rimbalzo contenuto per il settore bancario, prudente. Tra gli assicurativi, dopo le rassicurazioni di Cimbri vola Unipol con +4,7% riproponendosi come uno dei titoli più forti del 2019. Anche Hera da segnali positivi. Quindi un po’ di sereno ma la tempesta non è finita. Adesso arrivano gli stacchi delle cedole, le elezioni europee e la sempre più marcata animosità dei partiti al governo .
Auspicabile quindi un movimento laterale e , come detto più volte, il consiglio per Maggio è quello di non intraprendere alcun tipo di operazione, ma semplicemente di aspettare la fine delle elezioni europee.