Difficile prevedere rialzi in Borsa in questa delicata fase macroeconomica. A peggiorare le cose gli USA minacciano di imporre dazi per un valore di 11 miliardi all’ UE e le stime di crescita mondiali vengono diminuite di uno 0,3%. Oggi parla Draghi.
Situazione piuttosto difficile a livello macro, anche se ampiamente anticipata da noi già tre mesi fa. Le dichiarazioni di ieri dell’esecutivo collimano perfettamente con le nostre previsioni. Il “ ci aspetta un magnifico periodo” si scontra con un PIL in crescita sollo dello 0,2% e con una probabile ulteriore decrescita del PIL nei prossimi trimestri ( recessione ) . Il deficit al 2,4% e le critiche di OCSE, FMI, UE non depongono a favore di un periodo brillante per l’ Italia.
In questo scenario tutti aspettano le parole di Draghi nell’odierna riunione della BCE.
I livelli del rintracciamento sono chiari e la frattura delle linee ascendenti che hanno retto il rialzo potrebbero portare il Ftse Mib a 21.250 prima e poi a 20.900, 20.500, 20.350
Dax potrebbe rompere 11.900 e arrivare a 11.800 e 11.600 con possibili estensioni a 11.300 – 11.200.
Lo Stoxx se dovesse perdere 3.400 potrebbe arrivare a 3.350 e 3.270.
I listini resteranno flat fino allo speech di Draghi , oggi pomeriggio.
Unica nota di rilievo il calo di Prysmian del 4% di ieri a seguito della 4a interruzione in meno di due anni sul Westernlink , cavo di collegamento tra Scozia e Galles.