Nessuna notizia di grande impatto sta muovendo i listini che si sono assestati, dopo lo storno, su livelli intermedi.Tuttavia, per il completamento della figura, serve un ulteriore ribasso.
I livelli cui possono appoggiarsi i listini sono i seguenti :
Ftse Mib in primis supporto a 21.900, poi se venisse infranto, 20.350. Sotto c’è solo il 19.800, che, se a sua volta violato, porterebbe i listini sui minimi del 2018. Ma è un’ipotesi remota.
Il Dax , salvato dal dato Ifo, si trova tuttavia in una situazione difficile. Il primo supporto, in caso di probabile discesa, è a 11.300, quindi non lontano, ma può estendere facilmente fino a 11.200, ed anche a 11.000. Il rialzo non è per ora contemplato.
Stoxx , può scendere fino a 3.180 , cioè circa 50 punti da dove si trova ora, ossia un -2% circa.
Toccati questi livelli, è assai probabile che vi sia un rimbalzo ma la tendenza delle Borse , almeno fino alle elezioni europee, sarà laterale con qualche spike ogni tanto, in base alle notizie più o meno impattanti.
S&P pronto a scendere di almeno 100 punti dai livelli attuali. La violazione della famosa resistenza a 2.810 non ha portato al raggiungimento dei massimi e la debolezza si è palesata a livello di 2.865 . Da lì l’indice ha iniziato a scendere, violando anche il supporto a 2.810. Molto probabile quindi la prosecuzione del movimento che porterà con sè i listini europei, con la consueta coerenza.
Dei titoli citati da notare la ripesa della strada al rialzo da parte di Mediobanca, la continua forza di Snam, la rottura, ormai confermata, di Hera, dei suoi massimi storici, e la tenuta di Banca Intesa, anche in vista del formidabile dividendo previsto. Solide Campari, che tiene i massimi e Unipol. Blackrock ha dichiarato di essere entrata in Azimut, dopo averla shortata per mesi.