La Consob nel suo Report annuale ha segnalato che il valore di mercato delle valute digitali a settembre è sceso del 50% rispetto al 2021.
Nel suo rapporto annuale del 2023, “Principali tendenze in tema di investimenti sostenibili e criptoattività”, la Consob ha rilevato che il valore delle monete digitali a settembre era diminuito di oltre il 50% rispetto alla fine del 2021.
I problemi che stanno avendo le criptovalute sono anche legati alla loro vulnerabilità. Infatti, solo nel 2022, i danni causati a livello mondiale dagli attacchi informatici hanno raggiunto la cifra di 3,8 miliardi di dollari, superando i 3,3 miliardi dell’anno precedente.
Nel report la Consob mette proprio in luce i rischi legati alla sicurezza nelle piattaforme di scambio di criptovalute: infatti, solo 14 su 188 di questi siti possono considerarsi veramente sicuri ed è andato crescendo il numero di criptovalute inattive, che si aggira intorno al 60% per i bitcoin e al 70% per ether.
Il rendimento annualizzato
La Consob ha inoltre osservato che a settembre il rendimento annualizzato del bitcoin era solo leggermente superiore rispetto a quello di altri strumenti finanziari non digitali, nonostante l’assunzione di rischio da parte dell’investitore che faccia ricorso alle criptovalute sia di grana lunga maggiore a causa della volatilità di tale strumento.
Lo stesso problema di volatilità è riscontrabile anche nelle criptovalute inattive, ovvero quelle rispetto alle quali non è stata effettuata alcuna operazione nell’ultimo anno.
Le previsioni per il futuro
Data la volatilità di questi strumenti diventa difficile fare delle stime o delle previsioni per il futuro, tuttavia alcuni analisti concordano sul fatto che i bitcoin potrebbero superare la soglia dei 200.000 dollari entro il 2030. Altri, facendo stime più ottimistiche, ritengono che entro tale data il prezzo della moneta avrà raggiunto i 500.000 dollari.