Nel corso degli ultimi anni, le auto elettriche hanno vissuto una profonda diffusione a livello globale.
L’esigenza di ridurre al minimo l’impatto ambientale si è fatta sempre più imminente e gli automobilisti sono generalmente ben lieti di contribuire in prima persona. Tuttavia, la situazione italiana è ancora abbastanza arretrata in questo senso, e fare a meno delle classiche vetture a benzina, gasolio, GPL o metano sembra ancora abbastanza complicato.
Ciò avviene non solo perché si ha intenzione di sentire il rumore del caro e vecchio motore a combustione, dato che questo discorso riguarda solo i puristi del mondo dell’automobilismo. Infatti, le vetture elettriche nascondono alcune spese nascoste che vanno tenute in seria considerazione. Non resta altro da fare che approfondire questa tematica e verificare quali possano essere i costi imprevisti per la gestione di auto così innovative ed ecologiche.
L’installazione di una colonnina di ricarica
Una delle spese nascoste più frequenti in merito alla manutenzione delle auto elettriche riguarda l’installazione di colonnine ricarica auto. Quest’ultima può essere adoperata per fini personali, o anche nei pressi del proprio garage condominiale. Bisogna installarle presso il terreno giusto per evitare di dover chiedere eventuali permessi, ma va ricordato che bisogna pagare l’allaccio al contatore della propria fornitura elettrica. Il cliente deve sapersi affidare alla compagnia considerata più esperta e qualificata per ottenere una stazione di ricarica sicura e ben funzionante.
Per fortuna, numerosi produttori scelgono di introdurre l’installazione della colonnina come semplice optional. Di conseguenza, non tutti i proprietari sono obbligati a sostenere una spesa simile, ma i vantaggi di avere una stazione di ricarica direttamente a casa propria sono notevoli sotto l’aspetto pratico ed economico, seppur a lungo termine. L’obiettivo da centrare è trovare un compromesso ottimale tra i costi e le prestazioni, magari in seguito a test estremamente accurati per ridurre al minimo ogni margine d’errore.
Il rischio di sostituire le gomme con maggior frequenza
Un’altra possibile spesa alla quale bisogna far fronte riguarda il cambio gomme, che potrebbe rivelarsi più frequente rispetto al solito. Ciò avviene a causa di un degrado piuttosto rapido, dovuto a una progressiva perdita del battistrada. Chi tende a effettuare accelerazioni e frenate brusche rischia seriamente di essere alle prese con un forte incremento del degrado. Una situazione del genere può condurre a una spesa anche piuttosto ingente.
Quando si compra un’auto elettrica, spesso questo fattore viene tenuto erroneamente in secondo piano. Eppure, una simile tecnologia nasconde più di qualche insidia nei costi di gestione, anche a breve termine. Dall’altra parte, i freni riescono a durare per più tempo e questo è un elemento che va a vantaggio dell’utente. Anche sotto questo aspetto, la parola d’ordine è una sola: equilibrio.
Le spese derivanti da un veicolo connesso troppo a lungo
Nel caso in cui una vettura resti connessa alla stazione di ricarica per un arco di tempo troppo elevato, le spese aumentano a loro volta. Molte aziende di settore decidono di incrementare le tariffe per gli automobilisti che hanno la cattiva abitudine di lasciare i propri veicoli elettrici in piazzola anche dopo la fine della ricarica. Sono sufficienti solo cinque minuti di ritardo per iniziare a far scattare il pericoloso contatore.
Inoltre, un errore del genere incrementa la coda delle vetture costrette ad attendere e questo è un fattore che può risultare piuttosto sgradevole. Non bisogna dimenticare anche il consumo potenziale della batteria, che potrebbe crescere nel caso in cui rimanga troppo a lungo attaccata alla colonnina senza alcun bisogno evidente. E la sovrattassa sembra destinata ad aumentare nel corso dei prossimi anni, di pari passo con la diffusione dei modelli a zero emissioni.
Una sostituzione sempre più frequente della batteria
Nel corso di pochi anni, chi guida una vettura elettrica può riscontrare un calo sensibile di performance ed efficienza. Con il passare del tempo, il rischio di perdere circa l’80-85% della capacità della batteria interna si fa sempre più concreta. In media, si calcola che l’autonomia di una vettura con una singola batteria si aggira inizialmente sui 400 chilometri. Quindi, è possibile rendersi conto che la perdita può essere compresa tra i 50 e i 75 chilometri, il che non è assolutamente poco.
Per cautelarsi in circostanze così al limite, il cliente ha l’opportunità di attivare una garanzia sulla batteria stessa, la cui durata può arrivare fino a un massimo di otto anni. Anche questo accorgimento può rendere l’esperienza dell’automobilista sempre più sicura e tranquilla. Tuttavia, se si ha l’esigenza improvvisa di cambiare tutto il set di batterie, si rischia di dover spendere anche più migliaia di euro.
L’investimento su cavi e connettori
Un altro elemento di spesa che viene sovente tralasciato dagli automobilisti alla ricerca di emozioni a zero emissioni riguarda i pagamenti collegati all’installazione di cavi e connettori. Questi ultimi scongiurano la necessità di affidarsi ad appositi carri attrezzi e rendono l’esperienza di guida più serena. Tuttavia, una maggiore sicurezza può richiedere un incremento di spesa.
Va comunque ricordato che quasi tutte le auto elettriche di ultima generazione sono dotate di bagagliai ben accessoriati, già comprendenti tutti i collegamenti essenziali per un’autonomia sempre al massimo. Tali pezzi si rivelano determinanti in casi di emergenza, anche se le tecnologie disponibili in commercio sono ancora numerose. Un investimento iniziale può fare la differenza per avere a propria disposizione accessori sempre al massimo della loro compatibilità.
Auto elettriche, tante sorprese economiche da affrontare al meglio
Nel complesso, chi sceglie di passare alle auto elettriche non può assolutamente lasciare nulla al caso. Anche le più piccole voci di spesa possono nascondere alcune sorprese non proprio gradevoli e bisogna essere sempre preparati a ogni evenienza.