In campo, Matteo Salvini ha annunciato che il governo Meloni sta lavorando su possibili soluzioni per contrastare l’aumento dei costi dei mutui.
Durante un’intervista su Rai Radio 1, Salvini ha dichiarato: “Stiamo collaborando con il Ministero dell’Economia e le banche per estendere la durata dei pagamenti per coloro che hanno mutui a tasso variabile”.
Salvini, vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato critico della BCE guidata da Christine Lagarde e delle sue politiche. Secondo Salvini, l’Eurotower, con le sue azioni, sta aumentando i tassi d’interesse per le famiglie italiane.
Dopo l’annuncio dell’economista francese la scorsa settimana riguardo a un imminente aumento dei tassi d’interesse a luglio, il governo italiano ha reagito in modo unito. La prima ministra Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e lo stesso Salvini hanno espresso critiche nei confronti di Francoforte, accusandola di poter provocare una recessione in Europa attraverso le sue decisioni.
La preoccupazione per l’aumento dei tassi
C’è la preoccupazione che un’eccessivo aumento dei tassi possa danneggiare i titolari di mutui, e questa preoccupazione giustifica l’idea di cui Salvini ha parlato, affermando che il governo sta lavorando su questo problema. Si teme che le politiche della BCE abbiano ragioni macroeconomiche che potrebbero portare a una diminuzione delle richieste e del mercato, il che rende necessarie azioni per contrastarne gli effetti.
Secondo quanto riportato dall’Agi, fonti governative hanno rivelato che da diverse settimane il governo è impegnato in un dialogo con le istituzioni di credito, con l’obiettivo di raggiungere una soluzione negoziata per la gestione dei pagamenti dei mutui a tasso variabile. L’obiettivo è evitare un aumento delle insolvenze che potrebbe frenare il mercato dei mutui italiani. A tal proposito, ad aprile, il principale sindacato bancario italiano, la Fabi, aveva stimato che la somma delle rate non pagate aveva superato il valore di un miliardo di euro.
I dati preoccupanti del mercato immobiliare
Le morosità stanno aumentando insieme all’aumento delle quote mensili che i titolari di mutui devono pagare, e questa tendenza è destinata a crescere nel tempo.
I dati del mercato immobiliare confermano questa situazione: le stime per il primo semestre indicano una riduzione del 18% nel volume delle compravendite e del 14% nell’attività commerciale rispetto allo stesso periodo del 2022. Il primo trimestre ha registrato un calo ancora più significativo del 23,8% rispetto ai primi tre mesi del 2022. In sostanza, la preoccupazione riguardo ai mutui a tasso variabile sta colpendo un mercato in cui fino alla primavera del 2022 gli acquirenti potevano sottoscrivere mutui fissi con tassi compresi tra l’1% e il 2%, beneficiando di rate comode e ben distribuite nel tempo, prima dell’intervento della BCE e dell’incremento dell’Euribor.
In questo contesto, il governo intende intervenire per affrontare la situazione, come indicato da Salvini, lavorando per strutturare una possibile proroga per i mutui colpiti dalla fase di aumento più significativo dei tassi, che sono saliti dallo 0% al 4% in un anno, in un contesto di crescita improvvisa di cui la BCE ha dichiarato di non conoscere la fine. La lotta contro l’inflazione della BCE, che utilizza l’arma inefficace dell’aumento del costo del denaro, rischia di trascinare con sé l’economia reale di interi paesi e il mercato immobiliare italiano. L’esecutivo si è impegnato a lungo per evitare questo rischio di esplosione, e la proposta di Salvini potrebbe essere una delle possibili soluzioni strutturali per affrontare la situazione.