Le istruzioni per recuperare l’ex bonus Renzi date dall’Agenzia delle Entrate.
È arrivato, anche quest’anno, il momento della dichiarazione dei redditi. Alcuni lavoratori potrebbero avere l’opportunità di recuperare il trattamento integrativo di 100€, il vecchio “bonus Renzi”, se non è stato pagato durante l’anno di riferimento. Vediamo come fare seguendo le linee guida date dall’Agenzia delle Entrate.
La storia del bonus Renzi
Questo bonus ha una storia abbastanza complicata. Inizialmente istituito dall’art. 1 DL n. 66/14, sotto forma di credito d’imposta di 80 euro al mese, è stato sostituito successivamente dall’art. 1 del DL n. 21/20 con un trattamento integrativo di 100 euro mensili in busta paga.
Questo significa che il datore di lavoro anticipa il pagamento del bonus a coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente non superiore a 28.000 euro. Il limite di reddito è stato ridotto a 15.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022, in seguito alla legge di Bilancio 2022, n. 234/2021.
Il trattamento integrativo: molti hanno scelto di non prenderlo
Oggi, proprio come l’anno scorso, solo i lavoratori con un reddito annuo inferiore a 15.000 euro possono beneficiare dell’ex bonus Renzi. Quindi, se il bonus è stato anticipato in busta paga e alla fine dell’anno il reddito supera tale soglia, sarà necessario restituire l’intera somma o una parte di essa.
Molti lavoratori, dunque, hanno deciso all’inizio di rinunciare al bonus di 100 euro pagato in busta paga temendo di non rientrare nella soglia dei 15.000 euro annui. Questo, tuttavia, non significa che il bonus non possa essere recuperato alla fine dell’anno, se il reddito risultasse all’interno dei parametri.
Coloro che non hanno ricevuto il bonus di 100 euro, nonostante ne avessero diritto, possono sfruttare la dichiarazione dei redditi per recuperare il loro dovuto, utilizzando sia il modello 730/2023 che il modello Redditi Pf. Infatti, la dichiarazione dei redditi rappresenta il momento in cui il contribuente calcola le imposte dovute, nonché i bonus e le detrazioni fiscali a cui ha diritto.
Come recuperare i 100€ in busta paga?
La parte del 730/2023 da controllare è la Sezione V, che presenta un’area dedicata al trattamento aggiuntivo. In questa sezione, è richiesto di inserire i dati provenienti dalla Certificazione Unica, per ottenere il rimborso dell’importo non ricevuto mensilmente in busta paga fino ad un massimo di 1.200 euro per l’anno 2022.
In questo spazio viene ricalcolato il valore del trattamento integrativo o della detrazione aggiuntiva tenendo in considerazione tutti i redditi dichiarati, che verranno inseriti nel 730-3. Il modello sarà poi consegnato al dichiarante dopo che sarà stata fatta l’elaborazione delle tasse.
Pertanto, se il datore di lavoro non dovesse aver fornito il trattamento integrativo (del tutto in parte), l’assistente fiscale calcolerà l’importo dovuto mediante la dichiarazione.