Nella telefonata sugli utili trimestrali della società , Mark Zuckerberg ha spiegato la situazione delineatasi per Meta.
Facebook ha rivelato che la divisione dedicata specificamente al metaverso ha perso ben 2,81 miliardi di dollari nel secondo trimestre. Una situazione che ha iniziato a far preoccupare i dipendenti, i quali temerebbero licenziamenti di massa. Le perdite totali, da inizio 2022, ammontano, dunque, a 5,77 miliardi di dollari.
Meta perde milioni di dollari: la spiegazione di Mark Zuckerberg
Il CEO Mark Zuckerberg ha annunciato che per Facebook sono diminuite le entrate annuali: una situazione che si è delineata già a inizio anno e che si conferma anche per il secondo trimestre del 2022.
Ciò si traduce in un calo dell’1%. Il valore delle sue azioni è crollato di quasi il 5% durante le ore di negoziazione. I lavoratori stanno già sentendo il contraccolp e credono che, a breve, potrebbero verificarsi licenziamenti di massa a causa degli scarsi risultati ottenuti finora.
Quando Zuckerberg ha modificato il nome di Facebook in Meta, ha reimpostato la visione dell’azienda nella direzione del metaverso, basata su avatar che per il fondatore del social, diventeranno fondamentali in diversi ambiti, come il lavoro, l’intrattenimento e il commercio.
“Aiutando a sviluppare queste piattaforme, avremo la libertà di costruire queste esperienze nel modo in cui noi e il settore in generale riteniamo sarà il migliore, piuttosto che essere limitati dai vincoli che i concorrenti ci impongono“, ha affermato Zuckerberg. “Sento ancora più fortemente ora che lo sviluppo di queste piattaforme sbloccherà centinaia di miliardi di dollari, se non trilioni, nel tempo“.
Morale basso in azienda
Il morale dell’azienda è molto basso e molti dipendenti provano ansia per questo flop che la società ha registrato. Negli ultimi anni, Facebook è diventato meno appetibile per gli utenti ed è stato attraversato da diatribe politiche che non hanno, di certo, migliorato la situazione.
Inoltre, il piano di Instagram di imitare TikTok puntando sui video, mediante i Reel, invece che sulle foto – mostrando così meno contenuti degli amici – è stato dai grandi influencer ma anche dai micro, che si erano affidati a Instagram per pubblicizzare i propri contenuti.