Da Tony Blair a Putin passando per Claudia Shiffer e Shakira, l’inchiesta internazionale dell’ICIJ svela come VIP e leader globali abbiano sistematicamente sfruttato i paradisi fiscali per il loro interesse economico.
Sono stati pubblicati in data 4 ottobre 2021 i risultati dell’inchiesta denominata Pandora Papers. 5 anni dopo i Panama Papers che avevano già rivelato molto delle pratiche illegali di molti volti noti, una nuova indagine rischia di provocare un terremoto. L’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ), un consorzio di giornalisti di diversi paesi del mondo, ha lavorato all’inchiesta per anni, cominciando a pubblicare oggi i risultati in diversi giornali e settimanali europei e americani. In Italia l’esclusiva l’ha ottenuta l’Espresso.
Cosa c’è nei papers?
Le informazioni riservate sono state ottenute dai giornalisti dell’ICIJ attraverso 14 enti finanziari. I documenti ammontano a circa 12 milioni, per un totale di quasi 3 terabyte di dati a disposizione del consorzio giornalistico. Attuali stime indicano in un massimo di 32 mila miliardi di dollari i capitali coperti dall’inchiesta.
Sarebbero invece circa 29 mila i privati invischiati nel giro di società off-shore atto a evadere la tassazione dei singoli paesi o a nascondere soldi ottenuti in modi illegali. Oggetto dell’inchiesta, è bene ricordare, sono solamente i conti bancari. Sono quindi esclusi beni di natura diversa da quella strettamente finanziaria, come immobili e oggetti di lusso.
Chi è coinvolto?
Ciò che sta catturando l’attenzione dei giornali di tutto il mondo è la portata dei nomi inclusi nell’inchiesta. Dalle carte emerge che leader di stato del passato e attuali avrebbero conti in paradisi fiscali. Alcuni nomi: Tony Blair, ex primo ministro britannico; Volodymyr Zelens’kyj, attuale Presidente ucraino; Sebastián Piñera, attuale Presidente del Cile. Ma anche Svetlana Krivonogikh, amante di Putin, o cantanti noti in tutto il mondo come Elton John e Shakira.